Scomparso il Professore Damiano Zannini, grande Maestro della Medicina Subacquea a cui tutti i subacquei devono molto.

Il professore Damiano Zannini (Genova, 19 aprile 1926 – 3 gennaio 2021) è stato uomo di poche parole, generoso come pochi, pioniere e Maestro della medicina subacquea.

Unica è stata la sua abilità nel personalizzare la procedura di ricompressione terapeutica, per salvare subacquei infortunati resistenti ai protocolli di trattamento iperbarico standardizzati.
La tabella di decompressione terapeutica “Zannini” durava 6-7 ore. La compressione iniziale era a 50 metri (6 bar), con respirazione in aria, per poi proseguire in ossigeno dai 18 metri (2,8 bar) alla superficie.
La sua competenza derivava dall’impegno nella didattica, nella ricerca, dall’essere il referente medico dei lavoratori subacquei e dei corallari per i quali preparava procedure di decompressione.

Il professore Damiano Zannini lascia tracce profonde del suo operato.

Nel 1964 a Nervi (Genova) Faustolo Rambelli, fondatore della Historical Diving Society Italia (presidente attuale Fabio Vitale), lo conobbe durante i 15 giorni di corso per istruttori subacquei FIPSAS diretto da Duilio Marcante.
Il Professore insegnava presso l’Istituto di Medicina del lavoro della Università di Genova dove, nel 1938, il professore Francesco Molfino aveva istituito la specialità di medicina subacquea e dove, nel 1956, fu attivata una delle prime camere multiposto italiane. Quando la RANA, storica ditta di lavori subacquei fondata da Franco Nanni e Faustolo Rambelli, iniziò i primi lavori in alto fondale (saturazione) il Professore Zannini fu scelto come medico competente. Nel 1970, dalla collaborazione partorì l’idea di un Centro iperbarico in Marina di Ravenna che successivamente, nel 1990, fu realizzato con successo in Ravenna.

Nel 1985, il dottore Marco Brauzzi all’epoca giovane medico della Marina Militare e poi Presidente della Società Italiana di Medicina Subacquea e Iperbarica (SIMSI), sotto la guida del Professore Zannini, studiò la termoregolazione degli Operatori Tecnici Subacquei (OTS) in saturazione. Ne derivarono le procedure per il controllo del microclima in tale ambiente straordinario dove gli OTS soggiornano fino a 28 giorni.

Nel 1989, il Contrammiraglio dottore Fabio Faralli, all’epoca giovane medico e poi responsabile del servizio sanitario del Comando Subacquei e Incursori (ComSubIn) della Marina Militare, frequentò l’Istituto del Professore e, con la doppler velocimetria, testarono  le tabelle di decompressione della US Navy (standard di riferimento per la decompressione) alla caccia delle bolle silenti. Nacquero, per il loro impegno, le tabelle di decompressione della Marina Militare orgogliosamente italiane.

Il professore Damiano Zannini è stato illustre in vita. Nel 1961, assieme al Prof. Molfino, ha scritto il libro “L’uomo ed il mondo sommerso” che ha formato i medici subacquei. Nel 1976 è stato insignito del Tridente d’Oro per le Attività Scientifiche ed Iperbariche dalla Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee (AISTS). Dal 1977 al 1980 è stato Presidente della SIMSI. Nel 1983 ha scritto il capitolo “Nozioni di Medicina Subacquea” del Manuale Federale d’Immersione della Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee (FIPSAS). All’epoca Damiano Zannini ricopriva l’incarico di Direttore dell’Istituto di Medicina del Lavoro della Univerità di Sassari. Nel 1984, l’Università di Genova gli affidò la cattedra di Medicina Subacquea ed Iperbarica materia che, fino al 1990, ha insegnato presso la Scuola di Specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee della Università di Chieti diretta dal Prof. Pier Giorgio Data. Nel 1996 in Marsiglia fu invitato, come massimo esperto del settore, per la lettura “L’ossigenoterapia iperbarica nella rieducazione funzionale dei paraplegici da malattia da decompressione” nella seconda Conferenza di consenso della European Committee for Hyperbaric Medicine (ECHM) che ha posto le basi per il trattamento attuale degli incidenti subacquei. Il 3 maggio 2003 in Viareggio la Historical Diving Society Italia (HDSI) gli ha affidato la lettura sulla storia della medicina subacquea, gli ha attribuito come tributo il ruolo di Socio Onorario e gli ha assegnato l’Award con la motivazione: “Tra gli iniziatori della Medicina Subacquea e Iperbarica in Italia, insieme al professor Molfino nel 1954 ha fondato e diretto il Centro di Medicina Iperbarica presso l’Ospedale San Martino. Ha modificato l’algoritmo haldaniano per il calcolo della decompressione creando il modello attualmente utilizzato nell’attività subacquea industriale, dai corallari e nei computer subacquei ricreativi. Ha studiato accuratamente la fisiopatologia degli incidenti da decompressione neurologici, producendo un efficace schema terapeutico diventato di uso comune“. Nel 2011 è stato insignito del premio Duilio Marcante da parte della Commissione Attività Subacquee della UISP nell’ambito di una manifestazione presso il Galata, Museo del Mare in Genova.

Il professore Damiano Zannini ha dedicato la vita per produrre e diffondere la cultura del Mare.
Quanto Lui ha realizzato rimane in noi. In me, c’è la gioia di essere stato suo allievo.

Pasquale Longobardi
Socio Fondatore HDSI

Citazione: dottore Marco Brauzzi “Prof. Damiano Zannini,  Pioniere della Medicina Subacquea ed Iperbarica Italiana”
Simsi-Prof Damiano Zannini (consultato il 6 gennaio 2021)