Socio Onorario di HDS Italia e Direttore Responsabile della nostra rivista, la storica HDS Notizie, con noi da sempre, grande amico e un pezzo di storia della subacquea sportiva italiana.

Causa la sua malattia non lo sentivamo da un po’, però c’era comunque. Solo ora ti accorgi del vuoto che lascia, solo nel momento in cui parte per il suo ultimo viaggio che noi vogliamo sia in un posto bellissimo.

Fabio Vitale

Chissà quale titolo avrebbe scelto Ninì…

Per uno di quegli imponderabili accadimenti della vita, mi trovo a scrivere di Ninì in un luogo che mi viene naturale ricollegare a lui, anche se in realtà nulla ha a che fare con la sua ‘vita da sub’, non siamo al mare infatti, ma in campagna, vista Golfo. Correva l’anno 2000 e l’amico Ninì era venuto alla Spezia ad onorarmi della sua presenza per la presentazione del mio primo libro, Teste di rame. In viaggio con i palombari.  Avevamo ospitato lui e l’editore in un agriturismo di amici sulle colline intorno al golfo; oggi il caso mi ha riportato proprio qui e vedo Ninì affacciarsi alla porta del Casale con quel suo sorriso ironico a dirmi: “Ricordati che mi devi un titolo”.  Eh sì, Teste di rame, è un titolo preso in prestito, l’aveva pensato lui, che di ‘titoli’, e non solo, fu gran maestro.  Quando aveva saputo che stavo raccogliendo materiale e interviste per un libro sui palombari si era mostrato subito entusiasta, mi aveva confessato che anche lui anni prima aveva iniziato a mettere insieme documenti e articoli con l’idea di farne un libro che avrebbe dovuto intitolarsi proprio “Teste di rame”, poi le ricerche avevano preso un’altra strada, lo avevano portato altrove e alla fine era nato “Vita da sub”, il suo primo libro.

Il vecchio titolo era rimasto in sospeso, in cerca di un autore, così me lo aveva generosamente proposto e io lo presi al volo! Aveva una particolare passione per i titoli e sapeva stravolgere con maestria quelli proposti dai collaboratori, fu così anche per quelli di HDS Notizie, di cui, superfluo ricordarlo, ma vorrei farlo, è stato appassionato Direttore dal 2005 a oggi.  Non sempre gli autori erano contenti che si modificasse il loro titolo originale, non ne comprendevano il motivo, ma come ci ha insegnato Ninì spesso era necessario. Sempre pronto con suggerimenti e consigli per l’impostazione della rivista, ma soprattutto mago dei titoli, ci teneva a rielaborarli personalmente con un’innata abilità che indubbiamente la sua annosa attività giornalistica aveva incoraggiato e sviluppatoOcchiello, titolo, sommario andavano scritti col giusto ‘corpo’, col giusto ‘carattere’ che non poteva essere lo stesso e guai se chi impaginava seguendo il suo senso estetico o forse semplicemente la praticità uniformava il tutto! Si ristendevano le bozze, una volta, due, tre…finché ogni parte del titolo trovava la sua forma, il suo corpo, il suo carattere. “Perché è un’arte, quella del titolo. È la summa del giornalismo, la sua quintessenza. Richiede infatti senso della notizia, sintesi, capacità di usare e intrecciare riferimenti culturali diversi”.  In queste parole ritrovo g.n.c, il giornalista, l’inviato speciale… ma Gaetano Ninì Cafiero naturalmente non era ‘solo’ questo, era scrittore, narratore, biografo, fotografo …  e soprattutto era subacqueo, ‘summuzzatore’, pioniere tra i pionieri della ‘tribù delle rocce’. Fu amico di tutti, dei ‘grandi’ e dei ‘piccoli’ che con lui hanno scritto le più belle pagine della nostra storia subacquea. Ciao, Ninì

Francesca Giacché