Esplorando le profondità del Mediterraneo tra storia e fauna

Un nuovo grande appuntamento di Incontri con la Storia di Hds Italia.
Un viaggio appassionante negli abissi del Mediterraneo, seguendo il filo conduttore dell’esplorazione profonda.
Conosceremo il Daedalus, le sue apparecchiature e le modalità operative.
Guido ci accompagnerà sul relitto della corazzata Roma con nuove emozionanti immagini.
Assisteremo a una campagna di recuperi di reperti archeologici ad alta profondità.
Vedremo immagini inedite del Monte Marsili e una serie di curiosità biologiche profonde.

venerdì 9 aprile, ore 21:00
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Guido Gay
Ingegnere

Ingegnere laureato al Politecnico di Milano nel 1964, di origine piemontese, nazionalità italiana e svizzera, particolarmente dotato come “inventore” ideatore progettista e costruttore in svariati campi della tecnica sempre con idee originali fuori dagli schemi consueti, partiva nel 1968 come imprenditore di una ditta di strumenti elettronici di misura.
Appassionato velista e marinaio, nei primi anni 70 iniziava a studiare veicoli sottomarini teleguidati inserendosi nella storia come pioniere di questa tecnica.
Nel 1979 fondava la società GAYMARINE e dieci anni più tardi una ditta in Svizzera ora denominata IDROBOTICA, per la produzione dei sottomarini robotizzati PLUTO,specializzandosi in apparecchi molto adatti al settore militare della caccia alle mine e per ricerca scientifica, nel 1990 iniziava il progetto di un originale catamarano a Vela, il DAEDALUS, adatto al diporto ma anche particolarmente attrezzato per servire da nave madre ai veicoli sottomarini PLUTO.
Dopo una lunga esperienza di navigazione oceanica comprendente un giro del mondo e un secondo attraversamento dell’oceano Pacifico, si dedicava a sperimentazioni di nuovi ritrovati per l’esplorazione dei profondi fondali marini. Molte sono state le sue scoperte negli abissi, una delle più clamorose il ritrovamento del relitto della corazzata Roma.

Tridente d’Oro dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee nel 1985.
Insignito nel 2013 del Premio Internazionale Artiglio

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